Il plastico di
GIPO
Un po’ di storia.
Perché “GIPO”…..sono della classe 1946. Ventenne (servizio militare nel Genio Ferrovieri -ramo trazione treni) , i miei commilitoni iniziarono a dire che avevo la voce simile a quella dell’allenatore Gipo Viani e di conseguenza a chiamarmi “GIPO” , divenne così il nome con la quale sarei stato identificato familiarmente tra i colleghi, adottato poi anche nel campo del modellismo ferroviario. Per questo motivo ho ritenuto opportuno chiamarlo “Il plastico di GIPO”.
Ho da sempre avuto la passione per i TRENI.
Anno 1956,regalo di Natale: trenino Marklin .
Non è proprio l’inizio,avevo già avuto precedentemente un trenino a molla,ma è la data fatidica che è rimasta ad indicare quando ho iniziato,con alti e bassi (legati ai finanziamenti),la mia passione per il mondo dei treni in miniatura.
Anticipo fin da ora che il mondo del lavoro mi ha portato a fare il ferroviere per 30 anni e che in tale periodo ho svolto le mansioni di aiuto macchinista, macchinista e capo deposito tra gli anni 1964 e 1994 utilizzando tutti i rami di trazione treni ( TV TD TE )in uso in quegli anni.
Ho dei bellissimi ricordi della trazione a vapore ,in particolar modo delle locomotive 640. Era dura, sicuramente altri tempi,ti sentivi operativo e non accessorio della locomotiva.
Tornando al plastico,col passare degli anni e senza mai perdere la passione,ho all’inizio miscelato C.C. e C.A. (causa inesperienza giovanile) con il risultato che negli anni 60 ,fatta la comparazione tra i due sistemi (scegliendo tra qualità-garanzia-circolabilità-robustezza) soppesando (con molto malincuore la mancanza del materiale Italiano) avevo optato per il sistema Marklin.
Non sono pentito.
Oggi anche la Marklin sta lentamente recuperando sull’Italiano, sul mio plastico circolano 12 convogli diversamente composti con materiale Italiano.
ll plastico è esteso su una superficie di 85 m/q. con uno sviluppo di binari di circa 900 m. E’ impostato su TRE linee indipendenti ed intersecanti con tre stazioni di diramazione e quattro di servizio viaggiatori.
Una linea ,con sviluppo di circa 90 m.,rappresenta la linea TO-MI ,ossia linea a doppio binario elettrificata e con blocco automatico (12 sezioni) per il distanziamento dei treni. Una linea a semplice binario elettrificata con estensione su 160 m. ed avente due stazioni sede di incrocio e una di precedenza (automatizzate). Una linea a semplice binario con estensione di circa 190 m.,senza linea aerea,per trazione TV e TD,con cinque stazioni atte ad incroci automatizzate. Vari piazzali per garraggio treni. Sono garrati 60 convogli di varia composizione pronti a partire. Le locomotive sono tutte digitalizzate.
Il materiale rimorchiato è composto da circa 600 carri merci e 120 carrozze. Tutto Marklin. Esistono due gru, due piattaforme girevoli, tre depositi loc.,la squadra rialzo,e tutti i piazzali rappresentano realtà ferroviarie esistenti.
L’armamento è principalmente fatto con binari tipo M,vi sono un centinaio di metri di K e alcuni metri di C,io sono per il tipo M , ricorda la rumorosità ferroviaria. Esistono 260 scambi dei quali 20 tipo Inglese e 10 tripli (16 non sono elettrici). La circolazione dei treni è controllata da 40 segnali tipo 7188-7039-7041 (2). Alimentazione elettrica:impianto luce paesaggio e scambi garantita da 10 trasformatori da 30 Va. Circolazione treni con 6021 su due linee e manovre e booster per linea a doppio binario.
Paesaggio scarno (non sono un paesaggista-ammiro i diorami ) ho scelto di vedere girare i treni e di conseguenza mi comporto.
Casette, alberi, personaggi: Faller e Kibri e licheni raccolti nei boschi.
Mi ritengo fortunato per lo spazio che ho a disposizione. Posso dire di aver realizzato il mio sogno da bambino , abitavo in condominio ed ho sognato per tanti anni una casa e un posto tutto per il mio hobby.
Grazie per aver avuto la pazienza di leggere questa pagina , un grazie a chi ha operato per pubblicare sul sito le fotografie del mio plastico .
I racconti di Gipo
Egidio Bisotti detto “GIPO” è stato un indimenticabile amico e sostenitore dei siti “3rotaie”.
Persona di una disponibilità superiore al consueto ha messo a disposizione di tutti noi la storia delle sue passioni per la ferrovia e per la Marklin, nonché la sua esperienza nella gestione del suo spettacolare plastico.
Nato in un paesino piemontese lungo la ferrovia Torino – Aosta trovò naturale prestare servizio nel Genio Ferrovieri sulla medesima linea. Terminato il servizio militare poté continuare a lavorare nella ferrovia come macchinista per lunghi anni sulle loco a vapore ed infine sulle loco elettriche.
Abbiamo qui riportato i suoi interventi sul forum che riflettono tutta la sua passione per la ferrovia. I suoi racconti, qui sotto riportati, sono una miniera inesauribile di aneddoti della sua vita di ferroviere e un’approfondita disanima del suo plastico.
10° capitolo – 421 pagine – pdf (7501 KB)